Infinite possibilità
Molteplici punti di vista, più sguardi, più possibilità. Come quelle di sperimentare, di cogliere particolari inaspettati allo sguardo altrui. Avvicinarsi di più per entrare in profondità, in sintonia con la materia delle cose. Perché quando tutto “finisce per entrare dentro una foto” diventa cosa, oggetto, contenuto da osservare, da contemplare. La frammentazione dell’immagine che da una da vita alle interminabili rappresentazioni. Un volto, un oggetto un frutto, vengono trattati e manipolati allo stesso modo, diventano talvolta ambigui, l’uno prende le sembianze dell’altro. Infinite volte si potrà fotografare quella cosa e infinite saranno le possibilità che si hanno di fissare lo sguardo verso di esse. Infinite poi saranno le volte che il sentimento di queste cambierà, si rinnoverà o si moltiplicherà. La parola, le frasi, i versi anche essi estrapolati, posizionati casualmente assumeranno un significato diverso, insensati o messi li per una ragione, le possibilità di giocare con la parola e l’immagine sono pari. Non sono neanche quantificabili, sono il frutto di una sfrenata voglia di inventare e dar vita all'insistente che diventa possibilità.